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La lotta alla flavescenza dorata della vite con il progetto MI.DI.FEN.DO.

Le aziende viticole sanno bene quanti danni possa provocare la flavescenza dorata della vite, soprattutto quelle a conduzione biologica. Un progetto di cooperazione ha avviato una sperimentazione per combattere la malattia sfruttando il naturale sistema immunitario delle piante.

Quando la vite si ammala: i sintomi della flavescenza dorata

La flavescenza dorata è una delle malattie più gravi per la vite. È provocata da fitoplasmi, ossia batteri senza parete cellulare, e viene trasmessa da un insetto vettore: la cicalina. I sintomi si possono manifestare nei mesi di giugno e luglio e possono interessare parti diverse della pianta:

  • i grappoli, provocando la dissecazione e la caduta delle infiorescenze nelle manifestazioni precoci, oppure il progressivo raggrinzimento e il distaccamento del grappolo nelle manifestazioni  più tardive;
  • i tralci, che appaiono con una consistenza gommosa e tendono a piegarsi verso il basso nelle manifestazioni precoci, oppure completamente lignificati nelle manifestazioni tardive;
  • le foglie, che assumono una colorazione giallo-dorata (nei vitigni ad uva bianca) o rosso­vinosa (nei vitigni ad uva nera), con una lamina ispessita, bollosa, di consistenza cartacea e con i bordi arrotolati verso il basso, fino ad assumere una forma a triangolo. 

MI.DI.FEN.DO. dalla flavescenza dorata della vite: il progetto di cooperazione

Nel campo della sperimentazione agronomica, la cooperazione può svolgere un ruolo determinante per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili per l’ambiente. Ne è un esempio MI.DI.FEN.DO. (l’acronimo sta per “Microrganismi nella difesa della vite contro la flavescenza dorata”), progetto nato proprio per combattere il problema della flavescenza dorata e finanziato dalla Regione Veneto con il PSR Veneto 2014-2020. La cooperazione  vede coinvolti sette soggetti tra cui lo studio Agridinamica tre aziende agricole (Ai Boi, Pezzolato e Pederiva) , assieme al Consorzio di Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, al CREA – Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia e al Dipartimento di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Verona. 

Una difesa naturale dalla flavescenza dorata della vite

Per la flavescenza dorata della vite non esistono metodi di difesa curativi, ma solo preventivi: l’espianto delle viti malate e l’utilizzo di pesticidi specifici contro l’insetto vettore. Metodi a tutti gli effetti non sostenibili per l’economia delle aziende viticole e per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Ecco quindi il progetto MI.DI.FEN.DO. per sperimentare un’azione difensiva delle piante utilizzando il loro naturale sistema immunitario. La ricerca si è posta l’obiettivo di studiare e individuare i microrganismi, tra quelli che interagiscono con la vite, capaci di produrre i cosiddetti composti organici volatili (MVOCs). Questi composti sono in grado di attivare le vie di difesa della vite, come la produzione di acido jasmonico, che riesce a  contrastare gli organismi patogeni.