È stata presentata a Vinitaly la più grande indagine mai realizzata sull’enoturismo in Italia. I risultati restituiscono la fotografia di un Paese che sta premendo l’acceleratore sull’offerta per il turismo locale e straniero. La parola “esperienza” è al centro delle strategie di diversificazione su cui le cantine e i distretti enologici stanno puntando per crescere sul mercato. Il tema è ampiamente presente anche nelle misure di sostegno del CSR Veneto 2023-2027 (ex PSR Veneto) con cui le aziende agricole e vitivinicole possono accedere ai fondi per lo sviluppo rurale.
Alcuni dati sull’enoturismo in Italia
L’indagine sull’enoturismo in Italia, presentata in occasione di Vinitaly 2024, è stata curata da Wine Monitor, l’Osservatorio di Nomisma dedicato al mercato del vino. I numeri ci dicono che negli ultimi dieci anni le cantine turistiche hanno raddoppiato – e in certi casi triplicato – l’offerta di esperienze. La tipologia di cantina turistica più diffusa è quella di piccole dimensioni e a conduzione familiare (39%). A seguire, le cantine con rilevanza storica o architettonica (14%) e le imprese con marchio famoso o storico (12%). In queste ultime due categorie spicca il Veneto con le percentuali più alte assieme al Piemonte e alla Sicilia. Dalla ricerca si evince anche che, nonostante le cantine turistiche italiane siano dirette soprattutto da uomini (55%), il management della “wine hospitality” è invece soprattutto femminile (73%).
Da cantina vitivinicola a cantina turistica con i fondi del CSR Veneto
Diversificare per crescere significa, in chiave enoturistica, creare attorno al vino delle esperienze in grado di attrarre nuovi visitatori. Quali sono, quindi, le attività che una cantina vitivinicola può offrire sia ai turisti che ai visitatori locali? Ecco alcuni esempi:
- ristorazione e ricettività (attività agrituristiche);
- attività sportive;
- attività legate al benessere a contatto con la natura
- corsi di cucina;
- fattoria didattica;
- eventi culturali e attività di intrattenimento;
- visite guidate sul territorio.
Tutte queste attività richiedono, soprattutto all’inizio, piccoli o grandi investimenti. Per questo motivo i fondi per lo sviluppo rurale del CSR Veneto sono un’importante opportunità per le aziende che vogliono affacciarsi al mondo della “wine hospitality”.
Le misure del CSR Veneto per la diversificazione
Il bando del CSR Veneto per la diversificazione delle aziende agricole è l’intervento SDR03, ossia l’intervento finalizzato ad incentivare gli investimenti per le attività che favoriscono la crescita economica e lo sviluppo sostenibile nelle zone rurali. Tra le varie operazioni finanziabili dalla misura troviamo anche l’enoturismo, assieme ad altre macrocategorie di investimenti: la trasformazione dei prodotti agricoli, l’agriturismo e l’agri-campeggio, la somministrazione di bevande, la fattoria didattica, l’agricoltura sociale, il turismo rurale e l’oleoturismo. Fino al 2027, i bandi della programmazione in atto usciranno nel 4° trimestre di ogni anno, ossia nel periodo tra ottobre e dicembre.